Ciclo NOVECENTO 2018
Il Ciclo NOVECENTO è una scommessa dell’Associazione Noema nei confronti della musica dell’ultimo secolo nello specifico campo del genere sacro. Pensato come proposta organica di concerti di musica sacra del ‘900 e contemporanea e approfondimenti sul repertorio, l’iniziativa giunge nel 2018 alla sua QUARTA EDIZIONE come proposta multidisciplinare che pone accanto all’ascolto dal vivo, e dunque all’esecuzione di concerti, l’approfondimento musicologico dei programmi presentati in concerto e dell’intero repertorio del progetto.
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Quarta edizione di NOVECENTO: un programma di approfondimento dedicato alla forma della ‘messa’ e di esecuzione concertistica dominata dall’organo (16 e 13 novembre), con una dedica speciale a uno dei più grandi Padri della Chiesa (6 dicembre). Ciò che accomuna questi due ambiti non è soltanto il periodo della storia della musica prescelto, ma il luogo di elezione: tutto si svolge in sede sacra, dentro la liturgia o in riferimento a essa.
L’occasione vuole omaggiare il punto massimo del culto cristiano? No. Piuttosto si vuole porre l’attenzione sulla necessità impellente del senso del sacro, di uno spazio di inviolabilità, la cui assenza è assordante nella più attuale modernità. Urge la ricerca di un luogo intoccabile, di un ‘tabernacolo’, come il designer Michele De Lucchi ha immaginato e chiesto per una delle sale di Homo Faber, straordinaria mostra internazionale dedicata al mestiere d’arte e appena conclusa. “L’oggetto con un interno è il tabernaculum, un piccolo tempietto denso di significati simbolici, con uno spazio interno visibile, costruito per contenere qualcosa di sacro e prezioso.” L’arte è di per sé sintetica: parte almeno da una lettura, da una trasfigurazione, da una riflessione sul momento reale. Per questo è forse possibile considerare le massime opere d’arte come ‘tabernacoli’ per le umane riflessioni, spazi eletti che possono contenere ciò che di più sacro e prezioso esista per la persona.
A noi resta la possibilità di porci in ascolto, rintracciare i bagliori di un tesoro che animi attenti, illuminati da grande ingegno, hanno saputo cogliere e restituire. A noi considerare il desiderio del sacro come una necessità immanente. A noi cercare, sotto il lume della sensibilità, gli strumenti per riconoscerlo là dove altri hanno saputo lasciarne traccia.
Giuditta Comerci, direttore artistico
PROGETTO BACH
Johann Sebastian Bach
è stato sempre parte di questa associazione,
quale emblema della musica europea.
Proviene da un suo manoscritto la chiave di basso
che forma il logo di Noema ed è perciò un grande onore
poter annoverare un progetto sulla sua musica
all'interno della nostra attività,
nello specifico: le sue grandi opere per organo.
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