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Festival dell’Ascensione 2014

II Edizione

10 maggio – 1 giugno 2014
Milano

Dalla monodia gregoriana alla mistica spagnola del Rinascimento

Perché un festival di musica antica? Perché vivere il tempo attuale attraverso opere concepite secoli orsono?
Come spiega il critico d’arte Paolo Manazza, “nell’arte vale quello che vale nella vita: con la distanza si determina il valore dialetticamente e storicamente oggettivo di un sentimento, di un fatto, di qualsiasi cosa… Il valore della distanza nell’arte consolidata permette alla tua conoscenza di vedere. Piero della Francesca, parlando della prospettiva, diceva che se guardi la tua mano a cinque centimetri dagli occhi vedi solo un pezzo di carne. Non vedi la tua mano. Per capire che è una mano la devi allontanare”. Ecco perché il repertorio antico: perché oggi più che mai sentiamo forte il bisogno di comprendere la contemporaneità e il suo valore. Un valore certamente presente, ma forse troppo vicino “ai nostri occhi”, alla nostra attualità per riuscire a riconoscerlo sempre e con chiarezza.
Per questo l’Associazione Noema, che pure ha cura, durante l’intero anno di attività, di presentare ascolti e introduzioni alla musica contemporanea e dell’ultimo secolo, con il Festival dell’Ascensione si propone di allontanare lo sguardo da una tela troppo vicina agli occhi – l’attualità culturale e artistica – e di rivolgerlo a una parte di quel percorso originario che ne ha consentito il raggiungimento.
In questa edizione lo propone nuovamente attraverso pagine di scrittura musicale consolidata e di universale bellezza e valore: dalla monodia gregoriana e dalle primordiali intavolature per organo gotico alla musica sacra e profana a cavallo tra Tre e Quattrocento, sia vocale sia strumentale (viella da braccio, ghironda, cornamusa gli strumenti utilizzati); passando per la scuola fiamminga trapiantata nella corte milanese degli Sforza, si sofferma su un fiammingo in particolare, Josquin Desprez, e su alcune trascrizioni di brani vocali realizzate dalle viole da gamba; a simbolo del Rinascimento europeo, la mistica spagnola espressa da Tomás Luis de Victoria nel suo toccante “Ufficio dei Defunti”.
Interpreti di fama internazionale offrono il loro studio specialistico per un repertorio di non usuale ascolto, guidato dalle ricerche di giovani musicologi delle accademie milanesi. Schede di approfondimento introdurranno alla conoscenza degli aspetti storici e costruttivi degli strumenti utilizzati in concerto e di ambiti ulteriori legati al repertorio e all’epoca di riferimento, quali il restauro degli strumenti musicali e i mestieri d’arte, assorti nella medesima sensibilità culturale dei compositori e degli esecutori loro contemporanei. Aspetto, quest’ultimo, che ha nuovamente legato al Festival la collaborazione della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte e la Civica Scuola di Liuteria di Milano.
Tutto ciò, dunque, orientato al tentativo di ascolto, riflessione e comprensione della consolidata arte musicale antica, nella prospettiva di sempre più chiara visione della vita e della società moderne, di un disegno completo oltre la pennellata.

Giuditta Comerci, direttore artistico


DOMENICA 4 MAGGIO 2014
COSTRUZIONI FIAMMINGHE

Missa De beata Virgine di Desprez, brani di Ockeghem, Isaac, Gaffurio
Ensemble Vocale Harmonia Cordis    [Milano]
Triacamusicale Consort di Viole
Michele Pasottidirezione

SABATO 10 MAGGIO 2014
“… O FALSA MIA SERENA”. Voci e strumenti dal XIV secolo

Musiche per voci, viella da braccio, flauto diritto, ghironda, cornamusa
Ensemble Perlaro
Lorenza Donadinicanto e direzione

SABATO 17 MAGGIO 2014
LUX AETERNA. L’Officium Defunctorum di T. L. de Victoria
Coro Costanzo Porta   [Cremona]
Antonio Grecodirettore

SABATO 24 MAGGIO 2014
AVE SPES MUNDI. La monodia medievale mariana e l’organo gotico
Cantori Gregoriani   [Cremona]
diretti da Fulvio Rampi
Guillermo Perezorgano gotico   [Spagna, Francia]

DOMENICA 1 GIUGNO 2014
ALLA CORTE DEGLI SFORZA

Compère, Desprez, Weerbecke, Gaffurio
Orlando Consort   [Londra]